Ultimo aggiornamento 12 Luglio 2022
Il Festival della Resilienza si è tenuto a Pordenone il 29 e 30 maggio 2021 all’interno del Chiostro della Biblioteca di Pordenone ha segnato l’inizio di un nuovo periodo di ripresa e speranza dopo i difficili mesi del 2020 e del 2021 dovuti alla pandemia COVID-19. L’evento si colloca nel più ampio progetto “Pordenone 2020: una città per tutti” promosso dal Comune di Pordenone in partenariato con l’Azienda Speciale ConCentro della Camera di commercio Pordenone–Udine, sostenuto dal “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia” emanato nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’iniziativa ha visto la collaborazione del Comune di Pordenone e il patrocinio della CCIAA di Pordenone-Udine e di Promoturismo.
Un Festival ricco di eventi e che ha voluto dare voce, creare occasioni di svago e progettare/immaginare il futuro. Dar voce a tutta la comunità resiliente di Pordenone che, malgrado i lutti e le immense difficoltà economiche, ha continuato a credere nelle proprie capacità e potenzialità, nel proprio tessuto sociale e imprenditoriale, nella forza delle proprie istituzioni.
Infatti dopo oltre un anno da inizio pandemia, il Festival della Resilienza è stato uno dei primi eventi proposti in città per incontrarsi nel rispetto delle norme anti-contagio, partecipare ad attività culturali e ludiche e discutere insieme sui temi dell’economia, della mobilità, del turismo, della cultura, della coesione e dell’inclusione sociale alla luce delle sfide future del mondo post-pandemico.
All’interno del Chiostro della Biblioteca si sono svolti diversi eventi come i momenti di dibattito con rappresentanti delle Istituzioni, dell’Imprenditoria e della Società Civile che hanno proposto in modo schietto le visioni per il futuro, anche tenendo conto di come le risorse del PNRR potranno influire sulla Città e sul suo territorio.
Anche il teatro e la musica sono stati i veri protagonisti del Festival, perché è attraverso di loro che ConCentro e il Comune hanno voluto manifestare il sostegno a giovani musicisti e artisti per ribadire l’importanza del loro ruolo e della funzione che svolgono nella società.
Si è inoltre voluto ricordare l’importanza della fascia sociale che in questo anno e mezzo di pandemia, assieme ai giovani, alle donne, ai lavoratori della sanità, ha pagato il tributo più alto ovvero le persone anziane che sono state le più colpite e che anno lasciato un vuoto non solo nell’affetto delle proprie famiglie, ma anche nel patrimonio sociale e civile di questo paese. A loro è stato dedicato il momento offerto dalla offerto dalla compagnia “Le varie etè” che, in una parodia dei talent show, ha portato sul palco, fra gli applausi entusiastici del pubblico, attrici e attori con un’età compresa fra gli 85 a e i 95 anni.
Ma il Festival è stato anche un percorso partecipato e condiviso con gli attori del territorio. Sono state realizzaste una serie di interviste e colloqui con attori della comunità locale, con gli imprenditori, le associazioni, il mondo della cultura – grazie ai quali è stato messo a punto il programma dell’evento, ma che sono anche una testimonianza importante degli effetti che la pandemia ha avuto sulla loro attività. Sono stati per la maggior parte effetti negativi, ma per molti il cambio imposto dagli eventi è stata anche l’occasione per sperimentare modalità nuove e innovative per continuare ad erogare i propri servizi, realizzare i prodotti, ma anche continuare a perseguire le proprie finalità associative e sociali.
Le interviste sono state poi inserite all’interno di un volume e raccolte nel sito www.pordenoneresiliente.it
Tutti gli eventi sono stati trasmessi in streaming e sono disponibili sul canale Facebook e di Youtube di ConCentro.